Eremo di Soreto

I Conclubeth Signori di Arena

ASCESA E DECADENZA DI UN GRANDE CASATO

La storia della Contea di Arena, e di tutti quei centri abitati come Dinami, Soreto e Stilo che di essa fecero parte, è strettamente legata all'ascesa e al declino della famiglia Conclubeth. Questa storia ha inizio intorno all'anno 1000 quando un nobile cavaliere inglese (Evangolo Conclubeth) partì con sei navi dalla sua piovosa isola alla volta della ridente e solare città di Napoli. Il meridione d'Italia e la Calabria in particolare, si trovavano allora in un periodo storico che vedeva ancora forti i legami con il mondo greco-bizantino soprattutto per via degli insediamenti dei monaci basiliani attorno ai quali andarono formandosi piccoli villaggi di cui rimane traccia soprattutto nella toponomastica di chiara origine greca. Dall'altra parte il meridione era oggetto di continui attacchi da parte di genti di religione islamica, i Saraceni, che terrorizzavano letteralmente gli abitanti delle zone costiere con le loro continue incursioni che si concretizzavano in feroci razzie e in continui saccheggi e che mettevano in costante pericolo l'identità cristiano-bizantino della nostra terra. A partire dalla fine del primo millennio l'Italia Meridionale divenne però il teatro dell'audace opera di conquista dei Normanni, valoroso popolo di guerrieri originari delle fredde terre di Scandinavia, estremi difensori della cristianità contro l'espansionismo islamico. Costoro penetrarono anche nella nostra Calabria creando come loro capitale la città di Mileto. In breve tempo Mileto, sotto la guida del Gran Conte Ruggero divenne uno dei centri urbani più importanti dell'Italia Meridionale, e vide crescere, intorno alla figura carismatica del Conte, una raffinata e cosmopolita corte. Di questa situazione politica seppero approfittare i Conclubeth. Infatti il Gran Conte Ruggero amava le donne e frequenti erano le sue relazioni extraconiugali, tra queste, molto importante, fu quella con una donna di casa Con-clubeth che si chiamava Mabilia. Dalla loro unione nacque un bambino, che in onore del padre, venne chiamato Ruggero e che fu il primo Conte di Arena. Già attorno al 1190 la famiglia Conclubeth figura tra le più importanti del mezzogiorno d'Italia, durante quasi sette secoli di storia i suoi domini si estesero per periodi di tempo più o meno lunghi oltre che alle terre di Arena e Soreto, anche a quelle di Stilo, Palmi, Seminara, Mileto, Carità, Corigliano, Francica, Aieta, Brahalla e San Donato in terra d'Otranto. Ruggero Conte di Arena, cominciò subito una politica di ripopolamento del suo feudo che era scarsamente abitato, e così la sua zona preappenninica che va da Borello a Soriano vide il formarsi di nuovi centri abitati e il consolidarsi di altri che, come Dinami, Soriano, Gerocarne, Ciano e Arena, erano precedenti all'arrivo dei Normanni. I Conclubeth costruirono nel corso del tempo un importante castello di cui poderosi resti dominano ancora oggi l'abitato di Arena e soprattutto diedero vita ad un feudo dove nonostante la grande disparità economica tra le varie classi sociali l'economia era fiorente e la cultura prospera. I signori di Arena seppero nei secoli successivi mantenere pur con momenti di estrema difficoltà il loro feudo nonostante non vi fossero più al potere, nel meridione d'Italia, i Normanni ma via via gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi. La Contea di Arena raggiunse il suo massimo splendore nel 1416 sotto il Conte Nicolo Conclubeth, allorquando caddero sotto il suo dominio la Contea di Mileto e la Contea di Stilo quest'ultima con l'approvazione del Vaticano che su di essa vantava dei diritti. Dopo aver toccato il culmine della loro potenza cominciò per il Conclubeth la lenta ma inesorabile decadenza frutto di errori politici e crisi economiche. Nel 1540 i Signori d'Arena dovettero vendere agli Arduino, per 21.200 ducati, Soreto e Casali. La plurisecolare unione delle terre di Arena con le terre di Soreto e Dinami era ormai irrimediabilmente perduta, mentre le terre di Stilo re-starono sotto il dominio della famiglia fino all'estensione del casato dei Marchesi di Arena, i Conclubeth resistettero ai potere per altri 138 anni dalla divisione del loro feudo fino al 1678 quando, dopo l'assassinio di Andrea (Marchese di Arena) avvenuto a Napoli del 1675, si spense all'età di 14 anni suo figlio Riccardo (unico erede di casa Conclubeth). Aveva così fine la storia dì questo illustre casato che per quasi sette secoli seppe governare con fermezza e saggezza un territorio molto vasto lasciando una traccia indelebile nella storia di questa nostra, amata terra.

Paolo Marabello

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